L'avventura di un blog

Lettera “A come ….

Abbiccì. O meglio come inizio di una sperimentazione, di una sfida con me stessa la cui riuscita ha il sapore della costanza, della fantasia, del  trasformismo e, non di meno, della socialità. Ma partiamo dall’abbiccì e, più precisamente, dal perché una mattina mi sia svegliata con l’intento di inseguire un’onda che mi appassiona da trent’anni: la scrittura.

Non ci crederete ma sono state due cose a farmi da inaspettato sprone:



1)    uno scambio di messaggi con mio padre, infortunato e distante dalla città in cui vivo;


2)    il ricordo di frammenti di storie maldestramente annotate da un’inesperta bambina su vecchi registri contabili in uso negli anni ’50 prima dei futuristici fogli elettronici di excel.


Una modernissima chat e un cimelio della contabilità. Telegram e l’immagine di uno di quei libri A4, quelli con copertina rigida, dai colori seri (verde militare o rosso ruggine) come i numeri che avrebbero dovuto contenere, rilegati a mano e con le pagine in parte a righe e in parte a quadretti.


Da questa associazione di idee, bizzarra per quanto vi possa sembrare, e dall’antico potere della pagina bianca - perfino nella sua versione vintage - esercitato su una comune bambina anni orsono nasce l’idea alla base di questo blog: giocare con le lettere dell’alfabeto per costruire piccoli racconti, esplorare emozioni e collezionare ritagli di pensieri.   

 

Che l’avventura "come lettere dell'alfabeto" cominci….

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